giovedì 20 settembre 2012

Dall'Argentina la prima impresa privata antartica




Neppure pinguini, foche e trichechi si salvano dall’invasione di internet, così grazie alla liberalizzazione dei domini ed alla fantasia di qualcuno, da qualche giorno anche l’Antartide ha il suo sito indicizzato con .aq e la prima in assoluto ad ottenere un dominio con tale appartenenza è un’impresa argentina.

Il dominio .aq in realtà esiste già da tempo ma era riservato unicamente ad organizzazione governative firmatarie del Trattato Antartico e quelle su iniziative relazionate al continente bianco, ma ora anche Dattatec impresa argentina specializzata in servizi di web hosting e registrazione di domini ha ottenuto la prima concessione di questo tipo che sicuramente gli frutterà molto in termini di pubblicità e di esclusività.

C’è però una motivazione ben precisa. Il continente antartico ha un suo proprio ccTLD (country code top-level domain o estensione di dominio che è appunto .aq al pari di qualsiasi altro paese e continente ma i requisiti per poterne usufruire bisogna avere un rapporto molto consolidato e comprovato con il continente bianco e con le attività che vi si svolgono e per certi versi anche la presenza fisica e l’impresa argentina è riuscita a garantire tutto questo.

Guillermo Tornatore, fondatore e CEO di Dattatec spiega che la sua azienda ha ottenuto l’autorizzazione a seguito di una lunga partnership di ben otto con la Fondazione Marambio, al fine di dare comunicazione e diffusione alle attività che essa stava volgendo in Antartide. Tornatore ha contattato Lujan uno dei pionieri della base Marambo che è nata nei ghiacci antartici nel 1969 e che è stata fra le prime a tracciare una pista di atterraggio per i velivoli diretti nell’area e di conseguenze nelle basi vicine e così ha iniziato a collaborare per comunicare i progetti scientifici della fondazione.

Ora l’obiettivo di Dattatec è cercare addirittura di spostare una parte della sua sede, tuttora a Rosario in Argentina, proprio lì, al fianco della Fondazione, così da diventare non solo la prima impresa con estensione antartica ma addirittura con un domicilio nel continente meno abitato e più isolato al mondo e da lì proseguire nella sua attività di comunicazione e di interazione con le attività di studio presenti ed anzi aiutandole sempre di più nella loro diffusione sul web e nella rete. Bisognerà capire solo se i server riusciranno a resistere a così tanto freddo.  

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